Cattedrale di San Secondiano

Fatta costruire dal vescovo Florentinus alla metà del VI secolo è una delle chiese più antiche della Toscana. Rimaneggiata a più riprese nel corso dei secoli, conserva tutt’oggi l’originaria architettura di basilica paleocristiana. Di particolare interesse sono le diciotto colonne romane, tutte diverse fra loro, con capitelli di ordine ionico e corinzio. La navata centrale e l’abside furono dipinte a imitazione del mosaico alla fine del XIX secolo dal pittore senese Arturo Viligiardi, che s’ispirò ai modelli ravennati e a quelli di Santa Maria Maggiore in Roma.

 

 

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Degni di nota l’imponente fonte battesimale con la statua di San Giovanni Battista attribuita ad Andrea Sansovino, le lunghe iscrizioni longobarde murate ai lati della porta centrale e, nella Cappella del Santissimo Sacramento, la Natività di Bernardino Fungai, inizio XVI secolo.

 

 

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Nel presbiterio è stato ricollocato l’antico pavimento a mosaico della basilica più antica del IV secolo. La Cattedrale custodisce il corpo di Santa Mustiola, vergine e martire, patrona di Chiusi e della Diocesi (festa patronale il 3 luglio).