Chi Siamo
Nel 1957 fu costituita la Commissione di Studio – per il Turismo e per la fondazione di una Pro Loco – con sede in Chiusi (SI), Via Porsenna, presieduta dal maestro Mario Fuccelli la quale, di fatto, era già chiamata “Pro Loco” di Chiusi. Essa rappresentò, non senza difficoltà, un momento significativo nella vita locale come quando, grazie all’apporto gratuito di alcuni volontari (in particolare dell’imprenditore edile chiusino Alfredo Toppi, per la manodopera, e di Mario Fuccelli per l’acquisto dei materiali), l’ingresso della Tomba della Pellegrina fu pavimentato per consentire l’accesso turistico a tale bellissimo sito etrusco, come quando (all’inizio degli anni sessanta) fu valorizzato il monumentale sito archeologico di Poggio Gaiella (individuandone tra l’altro nuovi cunicoli tra cui uno verticale profondissimo, difficilmente esplorabile, con ingresso in quota elevata, ritenuto la via d’accesso alla Tomba di Porsenna), come quando fu allargata la strada delle tombe (sollecitando pervicacemente Soprintendenza e Comune) per consentire il transito ai bus turistici e – quindi – le visite alle Tombe Etrusche e al Lago di Chiusi, come quando, sempre sotto la presidenza del maestro Fuccelli, nel mese di Aprile del 1965 la nascente “Pro Loco” (Commissione di Studio) partecipò alla Fiera di Milano ivi rappresentata dal giovane maestro Marco Fe’, e non solo.
Sulla scia dell’operosità di tale Commissione, partita letteralmente da zero, che aveva posto le prime basi per la sensibilità turistica nell’agro chiusino, il 26 agosto 1965, a pochi passi dalle sede della Cassa Rurale ed Artigiana di Chiusi (attualmente denominata BANCA TEMA dopo alcune fusioni con BCC consorelle), in Via Isonzo 50 presso lo studio del notaio Giulio Cinelli, ventiquattro Fondatori (eccetto Mario Fuccelli in quanto Presidente della Commissione di Studio, organo esterno teso a far nascere la Pro Loco di Chiusi, da iscriversi nell’Albo delle Pro Loco istituito nel 1965 e tenuto dal Ministero del Turismo e dello Spettacolo) diedero vita alla “Associazione Turistica Pro Loco Chiusi” con sede in Chiusi (SI), deliberando la nomina del primo Consiglio Direttivo – Giorgio Bologni (Presidente), Mauro Mencaglia (Vice Presidente), Mario Mencarelli, Benito Galli, Orfeo Bardini, Loris Rossi e Gianpaolo Ciacci – ed approvandone l’annesso statuto, avente il seguente scopo sociale:
“a) riunire tutti coloro (Enti, Esercenti, Privati) che si impegnano a collaborare per lo sviluppo turistico della località;
b) contribuire ad organizzare turisticamente la località, studiando il miglioramento edilizio e stradale delle zone suscettibili di avere sviluppo e di essere visitabile dai turisti, promuovendo l’abbellimento della località e l’apposizione di cartelli indicatori;
c) valorizzare, con attiva propaganda, le bellezze naturali, artistiche e artigianali del luogo;
d) promuovere e facilitare il movimento turistico, rendendo il soggiorno piacevole, incoraggiando ed appoggiando il miglioramento dei servizi pubblici;
e) promuovere il miglioramento dell’attrezzatura alberghiera e dei locali di ritrovo;
f) promuovere festeggiamenti, gare, fiere, convegni, spettacoli pubblici, gite, escursioni per attirare turisti nella località;
g) adempiere alle funzioni demandate dall’Ente Provinciale del Turismo”.
Il 19 dicembre 1965 fu eletto il nuovo Consiglio Direttivo della Pro Loco di Chiusi, in seno al quale fu scelto come Presidente Mario Fuccelli. Egli, il giorno 18 marzo 1966, presso la filiale di Chiusi Città della Cassa Rurale ed Artigiana di Chiusi (oggi BANCA TEMA), aprì il conto corrente dell’odierna Pro Loco (n. 723 divenuto pochi mesi dopo, a settembre, il n. 5723), tuttora esistente. Il 21 aprile 1967 l’Associazione elesse il nuovo Consiglio Direttivo e la Presidenza fu assunta dal Dott. Giorgio Bologni.
Negli anni settanta la sede dell’Associazione si trovava in un locale al piano primo di un palazzo storico di Via Porsenna, con accesso da Via Petrarca 4, ma non è noto l’anno esatto in cui tale locale divenne la sede dell’ente; presso la Pro Loco si tenevano, altresì, le riunioni di altre nascenti associazioni chiusine (come il Gruppo Archeologico). Con D.P.R. n. 6 del 14 gennaio 1972 la tenuta dell’Albo delle Pro Loco fu demandata alle Regioni (e in alcuni casi alle Province); tale scelta legislativa fu confermata dalla legge quadro del turismo n. 217 del 17 maggio 1983.
Dopo l’entrata in vigore della legge regionale n. 72 del 2 novembre 1989 che imponeva alle Pro Loco toscane di avere, nel Consiglio Direttivo, almeno un rappresentante dell’Amministrazione Comunale con diritto di voto, l’Assemblea Straordinaria dei Soci il 21 novembre 1989, con verbale ai rogiti del notaio Alessandro Cinelli di Chiusi dava mandato al Presidente Vasco Nasorri di introdurre le opportune modifiche allo Statuto e così, il 19 marzo 1990, con atto pubblico del medesimo notaio erano approvate le variazioni allo Statuto dell’associazione la cui nuova denominazione era “Pro Loco Chiusi”, sebbene presso l’Ufficio del Registro di Montepulciano essa assumerà – alcuni anni più tardi – quella di “Associazione Pro-Loco Chiusi” nonché l’odierna partita iva (00904460524).
L’Associazione è iscritta all’Albo Provinciale delle Pro Loco tenuto dal Comune capoluogo della provincia senese, aderisce alla rete associativa U.N.P.L.I. APS (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia APS) per il tramite del Comitato Regionale della Toscana di cui rispetta i regolamenti e gli statuti ed è stata iscritta al n° SI-158 del registro regionale delle Associazioni di Promozione Sociale in forza di decreto della Regione Toscana n. 9 del 17 febbraio 2014.
A seguito del processo di migrazione nel R.U.N.T.S. (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore), iniziato nel mese di maggio del 2022, il 4 luglio 2022 l’Assemblea Straordinaria dei Soci ha approvato il nuovo statuto per adeguarlo al d.lgs. 117/2017 (Testo Unico del Terzo Settore), registrato a Montepulciano il 6 luglio 2022, assumendo così la denominazione di “Pro Loco Chiusi APS”; il primo comma del lungo articolo 2 del nuovo statuto prevede quanto segue:
“La Pro Loco opera attivamente a favore dello sviluppo sociale e turistico del Comune di Chiusi e svolge la propria attività ai fini della promozione turistica e della valorizzazione delle realtà e delle potenzialità naturalistiche, culturali, storiche e sociali del territorio”.
Al termine del processo di migrazione nel RUNTS, la Regione Toscana ha disposto l’iscrizione dell’Associazione nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore – sezione “Associazioni di Promozione Sociale” – in forza di decreto n. 21466 del 2 novembre 2022 con oggetto: “Iscrizione massiva di enti della Provincia di Siena, già iscritti nei precedenti registri regionali e trasmigrati nel Registro Unico del Terzo Settore, ai sensi dell’articolo 54 del d.lgs. 3 luglio 2017 n. 117 e dell’articolo 31 comma 7 del Decreto Ministeriale n. 106 del 15/09/2020”.
All’inizio del 2023, PRO LOCO CHIUSI APS è stata iscritta nell’Albo delle Associazioni tenuto dal Comune della Città di Chiusi e fa quindi parte della Consulta comunale delle Associazioni.
Da decenni l’Associazione fornisce il servizio di Informazioni ed Accoglienza Turistica per mezzo di un proprio punto informativo in Chiusi (SI), di propria creazione, brand e titolarità (cosiddetto Ufficio Turistico od Ufficio Turismo della Pro Loco), ubicato originariamente in Via Porsenna, poi in Piazza Duomo presso un locale della Diocesi (cosiddetti “ex locali Pro Loco”) e, dal 2008/2009, presso un’unità immobiliare dell’Amministrazione Comunale in Via Porsenna 79 (ex uffici Polizia Municipale), favorendo la promozione turistica e la valorizzazione delle realtà e delle potenzialità naturalistiche, culturali, storiche e sociali del territorio dell’antica e moderna “Clusium”, in etrusco “Clevsins”: Lucumonia etrusca, Municipium romano, Tribunato bizantino, Ducato longobardo, Gastaldato salico, frammentata e contesa Contea del Marchesato di Toscana, Città – in quanto sede diocesana dall’età paleocristiana – dotata di una struttura Comunale dal sec. XIII e facente parte, dal 1415, della Repubblica di Siena, poi dal 1559 (tramite lo Stato Nuovo di Siena) del Ducato fiorentino che, di lì a poco, prenderà il nome di Granducato di Toscana e infine, a partire dal 1860, del Regno d’Italia e dal 1946 della Repubblica Italiana.
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